S.Vincenzo, patrono dei vignaioli

statua in legno di S.Vincenzo a Torino

Una statua di S.Vincenzo con un grappolo di uva in mano

Oggi, 22 gennaio, si ricorda S.Vincenzo martire.

Nato in una nobile famiglia spagnola a Saragozza, Vincenzo visse durante l’impero di Diocleziano, fu nominato diacono e morì martire nel 304 a causa della persecuzione scatenata dall’imperatore contro i cristiani. I francesi lo celebrano come patrono dei vignaioli, e una curiosa leggenda spiega perchè. Secondo questo racconto, un giorno il Signore incaricò Vincenzo di tornare sulla terra per benedire i fedeli. Egli obbedì e si recò in Francia, dove venne accolto in un monastero; qui i monaci che coltivavano la vite e facevano il vino offrirono al Santo un calice per farglielo assaggiare. Vincenzo lo trovò così buono che finì per berne più di uno, e così… si dimenticò il motivo per cui si trovava lì, e soprattutto la via per tornare in Paradiso. Per punizione, fu trasformato in una statua di pietra, e così rimase finchè il Signore non lo perdonò. Leggende a parte, anche nelle nostre campagne non è raro incontrare qualche capitello o qualche edicola con una piccola statua di questo santo, raffigurato con la dalmatica rossa, la veste dei diaconi in epoca romana: insieme a S.Rocco, è uno dei Santi che vengono invocati in difesa delle coltivazioni, in particolare dei vigneti..