Buona Epifania

(foto: Sara_Pixabay)

Ecco l’Epifania - che tutte le feste porta via”.
Come già Santa Lucia, per i bambini di molte città italiane la Befana è la festa per eccellenza dei regali: secondo la tradizione, arriva nella notte tra il 5 e il 6 gennaio per premiare con dolci e giocattoli i bambini che si sono comportati bene durante l’anno, e punire con carbone (o perfino aglio) quelli che si sono comportati male. Solitamente è raffigurata come una donna molto anziana, che indossa vestiti logori e viaggia a cavallo di una scopa; l’origine della figura come la conosciamo oggi è molto antica, e risalirebbe al Medioevo. Sebbene alcuni la vedano come un personaggio negativo - una specie di strega - in realtà non lo è, anzi è una figura positiva che sulla sua scopa volante- simbolo della purificazione delle case e delle anime - prepara la rinascita di una nuova stagione.

La Befana è festeggiata anche in molte nazioni estere,  con nomi diversi: Frigg in Scandinavia, Bertha in Gran Bretagna, Brechta in Austria e Svizzera.  

Prima dello scoppio della pandemia di coronavirus, in alcuni città del Nord Italia come Verona e in alcuni paesi della sua provincia  il 6 gennaio, oltre alla Befana, si usava “brusar la vecia”: in un propiziatorio falò si dava fuoco al fantoccio di una brutta vecchia. Era l’augurio perchè la brutta stagione finisse in fretta e lasciasse che con l’arrivo della potessero ricominciare tutte le consuete attività agricole.