Non chiamatele "erbacce"

In passato era facile imbattersi in contadini e viticoltori che maledicevano le “erbacce” perché davano fastidio alle viti, e usavano mezzi e sostanze chimiche per eliminarle. Sotto la vigna si notava la terra nuda, spoglia, perchè si riteneva che così fosse più facile gestire le varie operazioni agronomiche. Oggi è diverso, e si è capito che anche le erbe spontanee hanno la loro funzione, e anzi vanno preservate. Per questo tutti i nostri vigneti sono inerbiti, e le erbe che crescono sono tutte autoctone. Non seminiamo nulla, crescono da sole, le porta il vento.  Teniamo l'erba sempre abbastanza alta, per salvaguardare l'habitat di insetti utili: non tranciamo  mai, piuttosto facciamo rasature quando serve. Finora l’abbiamo fatto una sola volta.

I vantaggi di un vigneto inerbito sono molti:

  • il terreno non lavorato permette lo sviluppo di radici superficiali, che possono assorbire i nutrimenti dallo strato di terreno più fertile.

  • Si riduce l’erosione del terreno stesso, soprattutto se il vigneto si trova in pendenza. Nei terreni lavorati infatti gli agenti atmosferici come pioggia e vento trasportano verso il basso le particelle più fini e le sostanze nutritive, e così le zone più alte s’impoveriscono.

  • L’erba aiuta a mantenere più bassa la temperatura del suolo, rispetto ad un terreno spoglio. Così facendo aiuta la vigna contrastare le ondate di calore di questi anni di cambiamento climatico.

  • Alla fine, in un vigneto inerbito anche l’uva matura meglio: così anche il vino finale sarà di migliore qualità.