La Garganega e i suoi parenti

Così si presenta la nostra Garganega in questi giorni di fine luglio

La nostra azienda coltiva soprattutto varietà rosse, sia sulla collina di Marano che nei vigneti di balconi di Pescantina: tuttavia, qualche uva bianca l’abbiamo anche noi, con cui facciamo i nostri vini bianchi. Alla base di tutti c’è l’uva Garganega, una varietà autoctona del nostro territorio, con una storia tanto antica quando interessante.

Sapevate che ogni uva può vantare un albero genealogico, con nonni, bisnonni, genitori, cugini, figli, nipoti…? Questo succede perchè le diverse varietà di Vitis Vinifera Vinifera, cioè la pianta che usiamo per fare il vino, derivano da incroci. Grazie ai moderni strumenti di analisi del DNA della vite, oggi è possibile ricostruire l’albero genealogico di quasi ogni vitigno, arrivando a scoprire chi sono tutti i suoi parenti, sempre più indietro nel tempo. Risali e risali nei secoli però, ad un certo punto ci si ferma: più indietro non si riesce più ad andare, perchè forse siamo arrivati al “punto zero”, alla pianta progenitrice di tutti gli altri vitigni. E’ il caso della Garganega: ad oggi gli studi non sono stati capaci di trovare nemmeno uno dei due vitigni, né ancora presenti né estinti, dall’incrocio dei quali possa essere nata. Perciò forse è lei la “madre” di molti dei vitigni che conosciamo. In compenso, è possibile vedere quali e quanti sono i suoi discendenti, e le sorprese non mancano. Pur essendo un’uva bianca infatti, alcuni dei suoi “parenti” sono varietà rosse, come il Susumaniello, un vitigno diffuso in Puglia, e il Marzemino del Trentino. Tra i suoi “figli” diretti, ottenuti per incrocio con altre uve al momento sconosciute, c’è il siciliano Catarratto Bianco, e perfino un’uva aromatica come la Malvasia Bianca di Candia. Anche l’antica Dorona di Venezia, coltivata sull’isoletta veneziana di Torcello, è una sua “figlia”. La Garganega è famosa con questo nome solo dalle nostre parti: al Sud infatti è nota come Grecanico Dorato. La parentela più inaspettata però è sempre a casa nostra:, nel Veronese: la Garganega infatti ha alcune somiglianze genetiche con la Corvina veronese, l’Oseleta, la Dindarella e la Rondinella. Come uva, la Garganega è presente soprattutto nella DOC Soave e in molte altre del Nord Est (Custoza, Gambellara, Colli Berici, Euganei…). Noi la usiamo per il nostro bianco da tavola “Pieba”, per il “Passito del Rosario” bianco e per il nostro super-biancoLa Ferna”.