Prepariamoci alla vendemmia

Così si staccano i grappoli (foto: vendemmia 2021)

I giorni passano veloci, e anche nelle nostre zone si comincia a parlare di vendemmia. In molte zone d’Italia è già iniziata, in Valpolicella probabilmente ci sarà da aspettare ancora qualche settimana. Nel frattempo però ci prepariamo, per esempio pulendo l’attrezzatura di cantina e controllando gli strumenti necessari alla raccolta delle uve.

Com’è noto, le regole dei disciplinari di produzione dei vini della Valpolicella impongono che le uve destinate a dare i vini più pregiati devono essere raccolte a mano, perciò chi vendemmia deve avere, se vuole, dei guanti, ma soprattutto delle buone forbici. Chi decide di usare i guanti di solito li sceglie molto robusti, per proteggere le mani da graffi e taglietti: le forbici permettono di staccare il grappolo facilmente, in modo preciso  e senza procurare danni alla pianta. Le forbici da vendemmia possono avere le lame “a becco d’anatra”, ma di solito le hanno dritte e appuntite, così da arrivare anche nei punti più intricati della pianta. Altro strumento immancabile è la cassetta di raccolta: come sa chi ci conosce, noi utilizziamo quelle in legno, ma le più diffuse sono in plastica. Una volta staccati dalla vite, i grappoli vanno subito distesi nella cassetta, su un unico strato: in questo modo ogni cassetta potrà portare solo pochi chili di uva (e si avrà bisogno di un numero considerevole di cassette), ma i grappoli arriveranno sani e salvi in cantina, senza pericolo di rimanere schiacciati tra di loro. E se sono uve da mettere a riposo, dalla cassetta passeranno direttamente, uno per uno, sulle arele del nostro fruttaio.