Tempo di Feste, tempo di doni

(foto: Buzukis)

Siamo nell’era dell’abbondanza e del consumismo, eppure il rito dei regali di Natale ha sempre un grande fascino su tutti. I bambini sono i primi che non vedono l’ora che arrivi la mattina del 25 dicembre, ma anche agli adulti non dispiace ricevere qualche pensiero…

Questa usanza di scambiarsi i regali in inverno risale agli antichi Romani, che dal 17 al 24 dicembre di ogni anno rendevano omaggio al dio Saturno con le feste dei Saturnali. In questo modo intendevano ricordare la mitica “età dell’oro” e celebrare l’insediamento nel tempio del dio Saturno. Per una intera settimana, tutta la popolazione, schiavi compresi, non doveva lavorare, ma solo riposare, e scambiarsi piccoli doni, chiamati strenne, cioè “regali di buon augurio”. Inoltre in quei giorni i Romani addobbavano a festa le loro case, con simboli colorati. Proprio come facciamo anche noi. Con l’avvento del Cristianesimo, i giorni dei Saturnali divennero quelli in cui si scelse di celebrare Natale, Capodanno ed Epifania. Così anche i doni diventarono un richiamo a quelli portati dai Re Magi al Bambino Gesù. Da questo fatto derivò l’usanza, nei Paesi cattolici e anche in molte città d’Italia, di aspettare la Befana - cioè il giorno dell’Epifania, il 6 gennaio - per scambiarsi i regali.

Ma allora, perchè ai nostri giorni lo scambio dei regali è soprattutto a Natale? 

Ve lo diciamo in un altro post.