Lunga vita al tappo in sughero

“Fortezza degli Dei sul Monte Olimpo” di Ismaele Tezza

Il tappo di sughero è la chiusura delle bottiglie di vino che ci accompagna ormai da un paio di millenni, perchè veniva usato già dai Greci e dai Romani per sigillare le loro anfore.

Il sughero è un materiale naturale poroso, leggero, molto flessibile, era ideale per quei pesanti contenitori in terracotta. Quando poi i Romani iniziarono ad usare altri contenitori (più leggeri) come le botti e i barili in legno, il tappo in sughero cadde un po’ in disuso, per tornare alla ribalta con la diffusione delle bottiglie in vetro.

“Castello stregato” di Eliseo Tezza

Oggi esistono molti tipi diversi di chiusure, ma il caro vecchio tappo in sughero continua ad essere uno dei più amati sia da produttori che dai consumatori. Si può bene immaginare che in una cantina di tappi in sughero ne girino parecchi: noi non li buttiamo mai, li mettiamo da parte in attesa che ci venga qualche idea di riciclo alternativo. Questa volta l’idea è venuta ai nostri bambini: un bel giorno, si sono messi sul tavolo della saletta delle degustazioni e hanno iniziato a creare i loro mondi fantastici. Un passatempo che ha finito per coinvolgere anche i bambini degli amici stranieri che erano venuti a trovarci per comprare delle bottiglie. -